Strumenti musicali tibetani: migliori prodotti di Dicembre 2024, prezzi, recensioni

Gli strumenti musicali tradizionali del Tibet vengono tramandati attraverso un lungo periodo di sviluppo. Troviamo tra questi il liuto Zhamunie, il corno di toro, la “Dafa” in rame e la campana di Jialing, essi sono i più caratteristici. Andremo a scoprire gli strumenti tradizionali tibetani in questo articolo. La prima caratteristica della musica tibetana è la sua sacralità, poiché riflette quando il buddismo sia influente sulla cultura del Tibet.

Strumenti tibetani

Come si potrà vedere, gli strumenti originari del Tibet, si possono suddividere in quattro categorie:

  • strumenti a corda pizzicati,
  • strumenti a corda per arco,
  • strumenti a fiato,
  • strumenti a percussione.

Tra gli strumenti a pizzico ci sono quelli come il liuto Zhamunie e il Salterio, il primo viene chiamato anche Qin dal numero delle corde a disposizione del suonatore, ovvero 6. Il liuto Zhamunie è stato introdotto in Tibet durante la dinastia Tang, perciò oggi è popolare non solo in Tibet ma nelle Province del Sichuan, Yunnan, Qinghai e Gansu. Lo Zhamunie viene realizzato in mogano, noce o legno di sandalo con una lunghezza di 108 cm. Presenta un capotasto che è piccolo e romboidale, presenta la superficie di pelle di capra della Mongolia o di capra tibetana. La tastiera risulta essere lunga e sottile e le corde non poggiano in nessun punto. Si utilizza spesso per l’accompagnamento di canzoni e balli. Tra gli strumenti a corda per arco troviamo il corno di toro, huqin e samma. Il corno di toro in lingua tibetana si chiama “Biwang” o “Biyong”. Le note lunghe della melodia si ripetono con lo stesso tono di ottava. Invece, gli strumenti a fiato includono principalmente il flauto, flauto osseo, lo Jialing, la ‘Dafa’, il flauto in ottone, l’armonica, il flauto di bambù. La Dafa, chiamata “Tongqin” è lunga circa 3 metri. Infine, gli strumenti a percussione includono principalmente il tamburo Dama, il Gong, il piccolo piatto, la campana d’archi, il piatto tibetano.

Origini della musica tibetana

Principalmente, le canzoni tibetane erano una forma di espressione tradizionale e popolare, perché servivano da mezzo per fare critiche e satire politiche in un Paese dove non c’erano mezzi di comunicazione di massa. Ma i testi delle canzoni tibetane contengono solitamente strofe di 4 versi e 6 sillabe, ecco perché si possono adattare a molte cose.

Cenni sulla musica tibetana

La musica tibetana è molto particolare, anche i suoi strumenti sono un mezzo usato perlopiù nel buddismo e per  entrare in rapporto con le energie presenti in natura. Molto utilizzati nella meditazione. Per il buddismo tibetano la musica e il canto sono degli elementi essenziali della religiosità. Mentre gli strumenti musicali, vengono visti come oggetti magici carichi di valore simbolico. Difatti gli strumenti musicali tibetani prendono voce durante le cerimonie monastiche, come per esempio il grande tamburo da preghiera suonato durante le cerimonie, oppure gli strumenti che producono tintinnii o scampanellate, ma anche strumenti a fiato e strumenti da pizzicare.

Musica durante le celebrazioni tibetane

Le orchestre tibetane arrivano a essere composte da più di tredici elementi differenti. Prettamente strumenti come campane, tamburi a doppia faccia e conchiglie che si utilizzano nelle cerimonie monastiche, mentre cimbali e fiati vengono riservati ad occasioni rituali particolari. I cimbali più piccoli sono suonati nei riti dedicati alle divinità pacifiche, mentre i cimbali quelli più grandi, vengono suonati orizzontalmente e accompagnati dal canto, e vengono riservati a rituali che hanno il fine di placare le divinità infuriate. Le sonorità dei cimbali cambiano al variare della lega metallica di cui sono stati fatti. Le dimensioni e i materiali di fabbricazione vanno a influire molto sul suono delle campane tibetane, che vengono utilizzate per accompagnare la meditazione. Invece, le conchiglie marine hanno generalmente l’imboccatura decorata in argento, con il suono rammentano l’adempimento di doveri quotidiani. All’occorrenza, si usano per avvisare l’intera comunità dell’avvicinarsi di una tempesta. Infine, si ha il radong che è un lungo corno telescopico sorretto da più persone e si usa per dare inizio alle cerimonie. Mentre la kangling è una trombetta rituale che viene ricavata tradizionalmente da un femore umano o da un osso di animale. Per ultimo si ha il dung chen, che è invece una lunga tromba in ottone suonata in coppia durante i canti buddisti.

Curiosità

I cantanti di origine tibetana sono rinomati per le loro ampie abilità vocali, molto famoso Tseten Dolma, che raggiunse la fama negli anni ’60, con la sua suite di musica e danza The Earth is Red. Ma anche Kelsang Metok, che è una cantante pop che unisce le tradizioni vocali tibetane con elementi pop è molto famosa. Nelle provincie di Qinghai e Sichuan, si ha una scena locale molto vivida, spesso viene rappresentata attraverso video riprodotti sugli autobus della zona. La musica tradizionale tibetana ha avuto anche molta influenza anche su Philip Glass ed Henry Eichheim. Mentre, il primo esempio di fusion tra musica occidentale e tibetana è stato l’album Tibetan Bells del 1971, di Nancy Hennings ed Henry Wolff.

Studentessa di Scienze della Comunicazione e soprattutto amante della scrittura. Appassionata della lettura e dell’arte. Scrivo dai periodi delle medie, ma dopo il liceo ho iniziato a perfezionarmi. Ho collaborato con qualche casa editrice, due pubblicazioni certificate e molte altre in self.  Da sempre ho creduto nella passione per la scrittura degli articoli, mi piace tutto ciò che ruota attorno alla tecnologia, alla musica e tutto ciò che concerne la comunicazione. Sono felice di poter scrivere articoli su questi temi.

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