Con i nomi di chitarra elettroacustica, acustica elettrificata o acustica amplificabile si vuole indicare la medesima tipologia di chitarra acustica. La particolarità di questo strumento é di generare un suono acustico che può essere riprodotto anche in maniera amplificata. Una opportunità fornita dai dispositivi elettronici collegati alla chitarra, i quali contribuiscono all’emissione di un suono chiaro e pieno anche se si suona in spazi molto ampi ed affollati. Cosa che, per una comune chitarra acustica, non sarebbe possibile allo stesso modo.
Le caratteristiche di base
I sistemi elettronici, di cui si avvalgono le chitarre di tipo elettroacustico, sono dei traduttori che hanno il compito di trasformare le onde di pressione sonora in segnali elettrici. I primi modelli esistenti prevedevano l’aggiunta di un sistema di amplificazione – di solito un microfono – ad una normale chitarra classica o folk. Le chitarre elettroacustiche disponibili oggi sul mercato sono, invece, già fornite di un sistema di pre amplificazione integrata che consente di regolare al meglio il suono, agendo direttamente sullo strumento.
La produzione sonora
L’elemento centrale da considerare nella scelta di un qualsiasi strumento musicale è la produzione sonora. Questo aspetto diventa sostanziale nella scelta di una chitarra elettroacustica. E’ dunque naturale chiedersi quali siano i modelli migliori dal punto di vista dell’emissione musicale e sulla base di quali parametri sia possibile operare le opportune distinzioni. La prima considerazione da fare a tal proposito è relativa ai materiali di costruzione impiegati, dal momento che anch’essi contribuiscono a dare l’impronta al suono.
Un legno fresco, e magari anche tagliato da poco, rischia infatti di conferire allo strumento degli attributi timbrici non adeguati. Ma non é tutto. Un problema sostanziale è che il legno appena tagliato tende facilmente a deformarsi nel tempo, proprio a causa del suo naturale processo di stagionatura. E’ dunque importante che, questo processo, sia oramai maturo quando il legno viene lavorato per modellare il dispositivo musicale.
I materiali
Ponendo l’attenzione sui legni va detto che, quello generalmente prediletto per la costruzione della tavola armonica nelle moderne chitarre elettroacustiche, è l’abete. Si tratta di un materiale che risulta particolarmente valido per la sua capacità di restituire un suono aperto, brillante e bilanciato al meglio tra bassi, medi e alti. Ma non esiste un solo tipo di abete, bensì tante diverse specie ognuna delle quali viene selezionata, a seconda dei casi, con il fine di ottenere dallo strumento una risposta più veloce, un volume più alto o una maggiore ricchezza armonica.
Per quanto concerne la costruzione del fondo e delle fasce dello strumento, i materiali maggiormente presi in considerazione sono in questo caso il palissandro, il mogano e l’acero. Si tratta di una serie di legni, ognuno dei quali in grado di conferire una ottimizzazione del suono a seconda degli effetti musicali che si vogliono ottenere.
La struttura
Va detto a questo punto che, nella costruzione complessiva della chitarra, conta anche l’assemblaggio dei vari legni. In particolare, possono venire utilizzati legni di tipo massello o laminato. Nel primo caso parliamo di legni pieni e solidi. I pezzi laminati sono invece fatti da più strati incollati tra loro in modo incrociato, in modo che le vene di ciascun strato risultino perpendicolari l’una all’altra. Ognuna di queste strutture determina delle differenze sostanziali nella propagazione del suono, che diventa ottimale con l’impiego di strutture in legno massello. Non solo questa tipologia posta una maggiore leggerezza ed elasticità allo strumento, ma le caratteristiche timbriche dello stesso migliorano con il passare del tempo in quanto un legno massello attraversa una naturale maturazione negli anni.
Le fasce di prezzo
Le chitarre di livello base sono costituite da legno laminato al fine di contenerne il più possibile i costi. In questa fascia la spesa si attesta infatti tra i 150 ed i 300 euro. Salendo pian piano di gamma si trovano diverse soluzioni intermedie, ad un costo compreso generalmente tra i 400 ed i 600 euro. La variante più diffusa é quella che utilizza il massello solo per le parti centrali dello strumento, come la tavola armonica, mentre il fondo e le fasce restano solitamente in laminato. In tal modo si ottiene un abbattimento dei costi senza rinunciare ad una risonanza di un certo spessore. Se la chitarra è costituita interamente in legno massello, la spesa media è invece intorno ai 1000 euro.
I prodotti migliori
Tra le marche migliori per questo genere di prodotti possiamo citare le arcinote Fender, Martin, Gibson, Yamaha e Ibanez. Si tratta di collezioni molto ampie ed assortite, in grado di accontentare il principiante quanto il musicista esperto e venire incontro alle più diverse esigenze di budget. Per conoscere le caratteristiche specifiche ed il prezzo effettivo di ciascun prodotto, raccomandiamo comunque di riferirsi sempre ai siti o ai canali ufficiali dei marchi di produzione.