Il legno d’ebano, dunque di colorazione nero, è per eccellenza sicuramente uno dei materiali più iconici e pregiati oramai da un po’ di tempo. Più che essere solamente del semplice legno, l’ebano ha la particolarità di essere utilizzato per ogni cosa, spaziando nell’universo stilistico ed estetico. Grazie alla sua fattura decisamente elegante, oramai è utilizzato da almeno due secoli. Si può dire che da decenni affascina e seduce tutti i designer, gli artigiani, i commercianti.
Storia e caratteristiche dell’ebano
L’ebano è un legno che possiede tante caratteristiche estetiche e meccaniche che si possono definire pressoché uniche, gode di una reputazione del tutto incrollabile e la sua richiesta sul mercato è sempre in costante crescita. Così come la ricerca di strumenti musicali in ebano, che li rendono particolarmente seducenti e resistenti nel tempo. La storia dell’ebano parte dalla lontana India, viene ricavato da delle piante che sono del genere Diospyros. Esiste una varietà molto pregiata che viene ricavata dalla pianta Diospyros Ebenum, che è meglio conosciuto come ebano di Ceylon. La più diffusa è il Diospyros Mespiliformis, o come meglio conosceremo ebano africano. Negli anni, poi si sono formate e affermate altre coltivature di pregio variabile, per esempio come l’ebano cubano, l’ebano macassar, che è originario dell’Indonesia e l’ebano bianco, molto particolare ma che si trova solo in una fascia che comprende Australia e Indonesia.
Altro da sapere sull’ebano
Molto importante da sapere, che dovremo prestare un po’ di attenzione a tutta una seria di legni, che sono detti apocrifi, cioè sono quei che legni che vengono più in modo comune chiamati ebani per una certa somiglianza, ma in realtà riguarda solo la parte cromatica e/o meccanica con gli originali, ma appartengono a specie diverse. Tuttavia, ci sono delle tipologie come il granatiglio o ebano della Giamaica, ma anche il bois de rose del Senegal, che comunque sia sono a loro volta considerati dei legni pregiati.
Colore dell’ebano e particolarità
Quando l’ebano verrà tagliato, vedremo che si presenterà con il caratteristico colore nero o potrebbe essere nerastro, comunque sia è la sua predominante. Questa pigmentazione si deve alla causa della proliferazione dei un parassita fungino che va a svilupparsi all’interno del legno, andando a distruggere gli elementi linfatici. Cioè, stiamo parlando di una sorta di necrosi che è progressiva, ma non va a intaccare la consistenza del legno, casomai la va a esaltare. Tanto è vero che comunque il processo di questo parassita diventa inarrestabile per questa tipologia di piante, ma è piuttosto lento, ecco perché la messa in commercio di tronchi piuttosto anziani da presentare un interno totalmente nero è davvero molto rara. Appunto, l’ebano totalmente nero è quello più ricercato e decisamente costosto.
Per cosa si usa l’ebano?
L’ebano, come accennavamo, è un legno molto duro e pesante, praticamente privo di porosità, proprio questa caratteristica lo rende refrattario all’acqua e quasi totalmente resistente all’umidità che proviene dall’esterno. Per contro, l’estrema secchezza lo rende problematico nella fase dell’asciugatura, nel corso della quale possono formarsi delle particolari fenditure anche profonde. Viceversa, la lavorazione non ha mai presentato particolari controindicazioni. Essendo stabile, molto resistente così come duraturo, l’ebano è proprio il legno ideale per tutti quei mobili grossi o per le costruzioni, anche se sono dei capi dove non viene quasi mai utilizzato a causa del suo costo elevato per la materia prima e per la sua difficile reperibilità.
Impiego moderno dell’ebano
L’ebano è stato resto noto per le statue votive di molte popolazioni indigene africane, infatti l’ebano ha dato il nome a un’arte: l’ebanisteria, cioè vale a dire l’intaglio o l’intarsio del legno per dei fini artistico-decorativi, oltre che funzionali. Oggi l’ebano viene utilizzato per realizzare dei manufatti, ma anche per complementi d’arredo. Inoltre, si utilizza in dimensioni ridotte, come dicevamo per il suo costo elevato e la difficile reperibilità. Ma, malgrado tutto questo, l’impiego più assiduo di ebano si riscontra nel campo della liuteria. Infatti, l’ebano è il materiale principale di più o meno tutti gli strumenti a fiato che sono realizzati in legno, nello specifico:
- flauto,
- oboe,
- clarinetto,
- fagotto,
- tasti del pianoforte,
- ma anche molti modelli di strumenti ad arco o a corda.
È molto apprezzato anche dai suonatori di chitarre elettriche, in quanto la sua estrema durezza e anche la compattezza interna ne garantiscono un livello di sustain piuttosto prolungato anche in presenza di cluster di armoniche particolarmente intensi o dissonanti.
Ebano e strumenti musicali
Come abbiamo detto, l’ebano trova molto impiego negli strumenti musicali a fiato in legno, infatti è molto comune vedere un’oboe o un flauto in ebano. Chiaramente il loro costo sarà abbastanza elevato, non tanto per quanto saranno le dimensioni dello strumento, ma proprio per la materia prima che è stata usata, cioè proprio l’ebano. Potremo trovare anche delle chitarre resofoniche in ebano. Per uno strumento come l’oboe dobbiamo tenere conto che i prezzi partiranno da un minimo di 900 euro fino ad arrivare a 2000 euro per quelli più professionali.