Durante l’età del Barocco, maggiormente in Italia, si ha una nascita della vera e propria armonia, del suscitare emozioni e di nuovi generi musicali. Ecco perché è sicuramente una delle epoche più interessanti a livello artistico.
Strumenti del Barocco
Durante il Barocco ci furono degli strumenti che iniziarono ad assumere definitivamente la forma attuale, grazie al lavoro di perfezionamento compiuto dai loro costruttori. Lo strumento principale di questo periodo è il Clavicembalo. Ma dopo di lui, si svilupparono altri strumenti a corde quali:
- Il violino
- La viola
- Il violoncello
- Contrabbasso
- Il liuto.
Mentre, ebbero maggior sviluppo anche gli strumenti a fiato quali:
- Flauto
- Fagotto
- Oboe
- Corno
- Tromba
- Trombone.
Per quanto riguarda le percussioni si hanno i timpani e i tamburi di varie forme e di varie dimensioni. Gli altri strumenti del Barocco erano le viole da braccio e le viole da gamba, che coprivano dal basso all’acuto e con una ricchezza di varietà timbrica, principalmente la viola contralto e la viola tenore. Di solito era affidata a loro l’esecuzione delle parti centrali di una composizione d’insieme. Successivamente toccò al violoncello per i registri bassi, ma nei registri alti si affermò il violino. Proprio quest’ultimo è uno dei maggiori successi del periodo, tanto che nel corso del XVI secolo ebbe la sua maturità grazie liutai Nicola Amati e Antonio Stradivari. A partire dal XVII secolo il violino fu uno degli strumenti preferiti della musica colta. Ma dal Seicento in poi, grazie alla venuta fuori dei violinisti, la letteratura violinistica andò ad arricchirsi maggiormente.
Compositori
In questo periodo si proclamarono migliori compositori del Barocco tre figuri molto importanti, che ancora oggi fanno la storia delle basi della musica, ed erano: Haendel un musicista tedesco, tra le sue composizioni si annoverano l‘Alleluja, Musica sull’Acqua e Musica per i reali fuochi d’artificio. Un altro tedesco famoso è Bach, famosissimo Preludio n.1 in Do maggiore e, infine il nostro Vivaldi, musicista di origine veneziane che ha composto le famosissime Quattro Stagioni.
Come definire, oggi, il “barocco” in campo musicale?
La musica barocca va distinta, poiché essa era caratterizzata da diversi caratteri artistici. In questo periodo si ha uno sviluppo di un nuovo linguaggio della musica, dove si elaboravano delle nuove concezioni dell’armonia, cioè si andava ad abbandonare la modalità fino all’organizzazione dei suoni a seconda della sua logica tonale. In più si sviluppa una nuova concezione della melodia, partendo dalla monodia accompagnata. Si avrà l’introduzione del basso continuo, ma anche uno sviluppo delle prassi esecutive strumentali, quindi con forme musicali ad essi consacrate, ovvero il concerto e la sonata. Verranno fatti degli esperimenti che determineranno la nascita di nuovi generi musicali quali melodramma, l’oratorio e la cantata. In più si avrà la consapevolezza che il musicista era sia artefice ma anche promotore della musica stessa.
Caratteristiche della musica barocca
Le espressioni con cui si interpreta questo nuovo momento per la musica vengono definite come “musica moderna” e “seconda pratica”. Si ha addirittura una relazione tra la musica “antica” e quella “moderna”. La stessa ripartizione tra due pratiche, oppure tra due stili. Si ha anche il primo trattato sul basso continuo, che fu opera di Agostino Agazzari, risalente all’inizio del Seicento e si chiama: Del sonare sopra ‘l basso con tutti li stromenti, 1607, così come si ebbero anche i primi documenti riguardanti la nascita del melodramma: la Rappresentazione di Anime et Corpo di Emilio de’ Cavalieri e l’Euridice di Peri sono entrambi del 1600. Ma il periodo in cui si sviluppa il concetto di “musica moderna” si sovrappone con quello oggi denominato “barocco”, ma le due prospettive appartengono a dimensioni diverse. Dunque l’età del Barocco, in musica, si può dire che venne caratterizzata dall’insieme di tutti gli elementi di novità prima elencati. Perciò, se volessimo sintetizzare, potremmo dire che la musica “del” Barocco non corrisponde alla musica dello stravagante. Ma casomai è “la musica barocca”, cioè un repertorio circoscritto di musiche, quali quelle riconducibili alla poli coralità che si ebbe a cavallo tra Sei e Settecento. Quindi, si può dire che la musica del Barocco comprende l’insieme degli avvenimenti che si andarono a verificare nel corso di un ampio periodo della storia musicale.
Particolarità della musica nel Barocco
Come abbiamo detto si ha un ampliamento delle orchestre, con l’inserimento di strumenti a fiato. Le melodie diventano molto più complesse e articolate e si arricchiscono di abbellimenti. Soprattutto iniziano le improvvisazioni degli esecutori. I compositori vanno a inserire nelle composizioni dei contrasti sonori. Tra i contrasti sonori tipici del periodo barocco ci sono quelli detti di intensità:
- L’accostamento di frasi musicali anche uguali che vengono suonate prima forte e poi piano;
- Ci sono contrasti timbrici, ottenuti accostando delle melodie suonate da strumenti dal timbro diverso,
- Ci sono contrasti tutti o solo in cui una frase viene suonata prima da uno strumento solista e poi dall’intera orchestra.
Il melodramma
L’opera o melodramma, è uno spettacolo teatrale in cui una vicenda si narra cantando con l’accompagnamento dell’orchestra. Nacque tra Roma e Venezia, e si eseguiva all’interno di palazzi, residenze private o nei teatri cittadini. Lo stile musicale serviva a enfatizzare la vocalità dei cantanti solisti, mentre a chi recitava veniva affidata una funzione più che altro narrativa. A Venezia ci fu un ampio uso di macchine teatrali per potenziare gli effetti della scenografia, considerando che erano in linea con gli ideali di spettacolarizzazione del Barocco.
La Fuga, la Sonata e la Suite
La fuga è una composizione scritta per organo o clavicembalo e venne riconosciuta e portata ai massimi livelli da Johann Sebastian Bach. La sonata, invece, è una composizione scritta per uno o pochi strumenti divisa in 4 o 5 parti che si chiamano tempi o movimenti. La suite nel Barocco diventa una composizione strumentale indipendente formata da 4 o 5 danze di andamento contrastante.
Concerto
Il concerto è una composizione per orchestra divisa in 3 tempi, ma nel Barocco assume due forme, ovvero il concerto solista e il concerto grosso:
- Concerto solista, si usa un solo strumento solista per eseguire alcune parti rilevanti e di particolare difficoltà,
- Concerto grosso, l’orchestra si alterna ad un ristretto gruppo di strumenti chiamato concertino.
La forma del concerto sarà poi portata ai massimi livelli da Antonio Vivaldi.