L’ukulele è uno strumento musicale appartenente alle famiglie delle chitarre, poiché è cordofono. Si tratta di un adattamento di uno strumento di origine portoghese in hawaiano. Viene denominato in diversi modi tra cui cavaquinho, braguinha e machete. Il cavauinho, nello specifico, era in tempi antichi uno strumento musicale molto rudimentale. Negli poi si è evoluto assumendo la forma dell’ukulele che conosciamo oggi. Ha le corde proprio come la chitarra, ma a differenza di quest’ultima, ne ha solo quattro anziché sei. Il suono che produce è leggero, ma al tempo stesso allegro e raffinato. Ha un costo alla portata di tutte le tasche e può essere suonato dai più grandi, esperti e persino i bambini e coloro che si stanno avvicinando da poco al mondo della musica.
Le caratteristiche dell’ukulele
Una delle caratteristiche sonore dell’ukulele è il forte attacco seguito da uno smorzamento molto veloce. Dal punto di vista estetico si presenta in una forma molto piccola. Esiste in almeno 5 versioni a seconda della lunghezza della tastiera e in generale della grandezza del corpo. Considerando questo strumento dal più piccolo al più grande si può parlare di:
- Sopranino
- Soprano
- Concerto
- Tenore
- Baritono
Tutte hanno corde singole anche se nel corso degli anni sono stati creati dei particolari modelli a sei corde denominati guitalele con quattro doppie. Vengono suonati quasi sempre con la tecnica fingerstyle, vale a dire con le dita.
Ukulele e chitarra: le differenze
Dal punto di vista estetico, la chitarra e l’ukulele sono molto simili. Si tratta, però di due strumenti differenti. Anche il ponte e le meccaniche si somigliano molto, ma questo non vuol dire che suonino nello stesso modo.
Non va negato, però, il fatto che saper suonare la chitarra può aiutare molto nella pratica anche per imparare a suonare l’ukulele, qualora si fosse alle prime armi con questo strumento musicale o con la musica. L’ukulele ha però il suo approccio specifico, con una sua impostazione precisa e peculiare e tecniche differenti. Ogniqualvolta si sceglie di suonare un nuovo strumento bisogna cogliere l’occasione per arricchire e ampliare il proprio bagaglio musicale e imparare stili e tecniche nuove.
L’accordatura dell’ukulele
Se si vuole imparare a suonare uno strumento come l’ukulele va tenuto conto, come prima cosa, dell’accordatura perché le corde tendono quasi sempre a scordarsi. Non serve, dunque, farlo accordare la prima volta, come per la chitarra, dal negoziante. Prima o poi, inoltre, arriva il momento di cambiarle.
Suonare l’ukulele: la postura
Una volta accordato lo strumento ci si deve concentrare completamente sulla postura. Quest’ultima, se scorretta, potrebbe risultare molto scomoda e causare uno sforzo eccessivo che si ripercuote negativamente sul collo e sulla schiena. Quest’ultima deve essere eretta e mai inarcata.
Chi suona la chitarra noterà una differenza sostanziale nell’uso della mano destra poichè per suonare la melodia correttamente va usato il pollice. L’indice viene quasi sempre usato per lo strumming, vale a dire l’accompagnamento. Il mignolo e l’anulare servono fondamentalmente per sostenere la cassa.
Come suonare l’ukulele: lo strumming
Chiunque abbia suonato o suoni la chitarra avrà sicuramente familiarità con lo strumming, ossia l’accompagnamento. Quest’ultimo va eseguito all’altezza dell’attacco del manico e non all’altezza del foro come avviene, contrariamente, per la chitarra. In questo caso viene usato l’indice della mano, mentre il polso deve essere piegato verso l’interno. Una delle figure dell’accompagnamento è il downstroke, vale a dire il colpo basso. In questo caso, nello specifico, il dito colpisce dall’alto verso il basso.
L’upstroke, invece, avviene con un movimento inverso rispetto al downstroke. Questa volta il dito tocca, però, le corde. La terza figura è quella della pausa che prevede un movimento opposto rispetto al precedente. Infine c’è il chunk nel quale la mano stoppa le corde.