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Far si che un bambino si avvicini alla musica è sicuramente un passo importante e al tempo stesso fondamentale. E’ un qualcosa di positivo che permette ai bambini di avvicinarsi al ritmo e all’armonia. Ci sono alcuni bambini che lo fanno spontaneamente, altri invece, che necessitano di essere maggiormente spronati. In ogni caso, per quanto riguarda la musica che ha un effetto propedeutico, è sempre bene accontentare i bambini.

Un bambino può avvicinarsi alla musica sin dalla più tenera età, per esempio dai 2-3 anni. Ci sono molti percorsi che un genitore può scegliere di far intraprendere al proprio bambino. Il metodo Suzuki, ad esempio, si fonda sull’apprendimento per imitazione, quello Yamaha, invece, educa i bambini a riconoscere subito suoni e parole attraverso l’ascolto. Ancora il metodo Gordon si basa sull’apprendimento ”naturale” della musica e del suono. Persino al conservatorio sono disponibili dei corsi adatti ai più piccoli.

Come avvicinare un bambino alla conoscenza della musica

Prima di avvicinare un bambino alla conoscenza della musica è importante ricordare che non bisogna mai fare pressione né porre delle aspettative troppo grandi nei confronti del piccolo. Bisogna lasciare che i più piccoli sperimentino la musica e dare anche particolare spazio agli insegnanti che riescono quasi sempre a comprendere le loro inclinazioni, potendolo così indirizzare verso uno strumento piuttosto che un altro.

Bisogna, dunque, stare molto attenti a quelli che sono gli interessi del bambino. Alcuni, per esempio, si mettono a battere le mani su di una pentola o preferiscono esercitarsi con una tastierina che hanno già in caso. Il consiglio principale è quello di dare al bambino più possibilità di scelta, in modo tale che capisca quale possa essere la sua naturale inclinazione.

Non vanno assolutamente dimenticate le caratteristiche fisiche, che sono un aspetto fondamentale anche per quanto riguarda i piccoli musicisti. Precedentemente queste distinzioni venivano fatte più frequentemente, per esempio il violoncello e l’oboe potevano essere suonati solo da chi aveva mani grandi, mentre a chi aveva labbra forti era consigliato suonare degli strumenti a fiato. Oggi si è più flessibili sull’argomento, ma alcune caratteristiche fisiche possono facilitare l’uso di uno strumento piuttosto che di un altro. La volontà del bambino e il suo impegno, però, sono comunque i due aspetti principali per il raggiungimento del successo con la musica.

Non va dimenticato, infine, che non tutti i bambini sono disposti e soprattutto propensi ad imparare a suonare la musica. Alcuni, ad esempio, riducono il tutto ad un semplice gioco e quindi potrebbe non essere interessato allo studio di un vero e proprio strumento musicale. Va sempre considerata, dunque, la sua vera e reale attitudine e in base ad essa agire con la scelta di un eventuale strumento. Dunque, riassumendo quanto detto sino ad ora, per avvicinare un bambino alla conoscenza della musica e di uno strumento musicale bisogna tenere conto di:

  • Un percorso propedeutico
  • Il giudizio attento degli insegnanti
  • L’inclinazione del bambino
  • Le caratteristiche fisiche del musicista
  • La predisposizione del bambino

Un fattore importante: la scelta spontanea

Molto spesso musicisti famosi, come chitarristi, batteristi o bassisti, possono far scattare nel bambino il desiderio di approcciarsi al mondo della musica e questo lo porterà a prediligere lo strumento del suo musicista ”preferito”. Un altro modo per stimolare un bambino può essere sicuramente la scuola, con le lezioni di musica. In questo caso il piccolo musicista sarà in grado di spaziare con gli strumenti musicali in base agli interessi. In ogni caso, qualsiasi sia l’input del bambino va comunque considerato il fatto che bisogna assecondarlo, in questo modo sarà facilitato il suo avvicinamento alla musica.

Inoltre, quando ci si appresta alla scelta di strumenti musicali per bambini va anche detto che una guida importante può essere la scelta dei gusti musicali. Sicuramente il bambino prediligerà ascoltare un genere piuttosto che un altro e questo potrebbe essere sicuramente indicativo dal punto di vista della scelta. Se si pensa alla musica classica, ad esempio, vengono in mente pianoforti ed archi. Il rock e il pop invece rimandano alla chitarra elettrica, il basso, la batteria e così vale per tutti gli altri generi esistenti nel panorama musicale.

E’ anche molto importante che l’approccio del bambino con lo strumento sia molto graduale e progressivo. Bisogna partire, infatti, da strumenti semplici e alla portata di tutti come per esempio il flauto dolce. In questo modo il bambino potrà maneggiare lo strumento con agilità e potrà iniziare a potrà prendere confidenza con le note, le melodie e potrà iniziare ad imparare ad esempio la diteggiatura.

Gli strumenti a corda

Se si opta per uno strumento a corda bisogna sapere che ne esistono alcuni appositi per bambini. Bisogna innanzitutto assicurarsi che lo strumento sia ben proporzionato per garantire maneggevolezza e abilità da parte del piccolo. Per quanto riguarda il violino, ad esempio, la misura standard è di 4\4, i bambini posso usare strumenti di dimensioni minori che pur avendo parti più piccole possono comunque funzionare perfettamente come uno strumento per adulti. Esistono, inoltre, anche degli strumenti a corde, come ad esempio l’ukulele che sono proprio appositi per i più piccoli.

Le tastiere

Uno degli strumenti per bambini più immediato è sicuramente la tastiera. Il pianoforte, ad esempio, oltre ad essere già molto conosciuto, è anche immediato: basterà premere un tasto, infatti, per riprodurre un suono. I tasti bianchi e nero, inoltre, rendono il pianoforte uno strumento particolarmente intuitivo e un mezzo didattico molto efficace, utile soprattutto a chi sta iniziando da poco ad entrare in contatto con la musica. Gli strumenti come le tastiere permettono, inoltre, di eseguire brani molto difficili o anche estremamente semplici, in base alle capacità del bambino del momento.

Strumenti a fiato

Oltre al flauto dolce, già citato precedentemente, che è uno strumento molto utile alla didattica musicale, anche gli strumenti a fiato possono essere ”modificati” per essere tranquillamente usati dai bambini. Il marchio Jupiter, ad esempio, produce dei flauti che hanno la giuntura con la testa ricurva. Per questo alcuni risultano più corti e quindi decisamente più maneggevoli per i bambini rispetto agli strumenti standard usati dagli adulti.

Mi chiamo Martina, sono del ’97 e frequento la facoltà di Lettere Moderne all’Università di Napoli, Federico II. Amo da sempre il giornalismo e mi piace molto scrivere. Mi coinvolge anche trattare i più disparati argomenti, soprattutto nell’ambito della musica e degli strumenti musicali poiché sono anche appassionata di chitarra e pianoforte. Tra i miei hobby ci sono sicuramente la lettura di poesia, la scrittura, la musica e la danza.

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